Non solo farmaco
Già a metà dell’800 lo studioso Virchow definiva precisamente le cause dell’insorgenza della trombosi venosa profonda, attraverso quella che è stata chiamata la “triade di Virchow” che esplicita molto bene, ancora oggi, le tre cause della sua insorgenza:
· Attivazione della coagulazione del sangue con produzione di trombina ed alterazione del sistema fibrinolitico
· Alterazione del flusso ematico (stasi venosa)
· Alterazione della parete vasale
E’ chiaro che, se vogliamo una copertura preventiva completa dobbiamo agire, se possibile, sulle tre diverse cause, ricorrendo a più presidi, ciascuno dei quali è efficace su un diverso aspetto.
Il presidio farmacologico (eparina, calcieparina, eparina frazionata, eparina a basso peso molecolare, ecc…) si occuperà dell’aspetto coagulativo del sangue, ma non interverrà, ovviamente sulla stasi, che rimane, se non rimossa, un rischio tromboembolico.
Il presidio meccanico (compressione pneumatica intermittente sequenziale) si occuperà invece della stasi venosa, rimuovendola ed eliminandola come rischio possibile.
Tale presidio, altresì, incremente l’attività fibrinolita e tende a contenere la parete arteriosa, intervenendo, perciò, anche su un suo eventuale danno
Quindi, un corretto protocollo preventivo deve prevedere entrambi i metodi: quello farmacologico (coagulazione) e quello meccanico compressivo (stasi, attività fibrinolitica e contenimento della parete) per poter offrire al paziente a rischio un ombrello protettivo completo.
E’ importante sottolineare come la prevenzione attraverso compressione meccanica non ha alcuna contro indicazione all’uso e può essere, altresì, utilizzata quando il farmaco è fortemente sconsigliato, come in ambito chirurgico neurologico ed in alcuni interventi di chirurgia ortopedica maggiore.
In sintesi possiamo perciò concludere che:
UN PROTOCOLLO PREVENTIVO COMPLETO CONSTA DI UN’AZIONE FARMACOLOGICA E DI UNA COMPRESSIVA ESTERNA: LO SCOPO DELLA PREVENZIONE MECCANICA E’ QUELLO DI RIMUOVERE LA STASI VENOSA, RIATTIVANDO IL “CUORE PERIFERICO”, OSSIA QUEL MECCANISMO, COMPOSTO DA POMPA PLANTARE E POMPA AL POLPACCIO, CHE HA IL COMPITO DI AIUTARE IL SANGUE VENOSO NEL SUO RITORNO VERSO IL CUORE